Andando a Piacenza per questo interessante evento (a proposito: bravo Alessandro Ferrari!) ho guardato il Po e mi è venuta la pelle d’oca. Questione di suggestioni, di ricordi, di ottobre 2000.
Il livello è ancora qualche metro sotto l’argine maestro, per carità, però vedere un bacino largo qualche kilometro e alto quasi otto metri è sempre lo spettacolo che ricorda i momenti in cui fui sfollato, i momenti in cui c’era un silenzio irreale che affogava nei vortici di un fiume che mai aveva fatto così paura.
E, come al solito, questi livelli si sono raggiunti molto rapidamente, praticamente in due giorni. Se fosse piovuto altri due giorni su tutti gli appennini piemontesi, che sarebbe successo?