liberi cantieri di sbarrax
that Gate of Delirium…
that Gate of Delirium…

that Gate of Delirium…

gate of delirium

A volte, in una giornata qualunque, stai lontano del medioevo lodigiano e ti imbatti in pezzi inesplorati di medioevo di altro tipo, fatto di castelli, non di delirii a-professionali.

Avrei potuto scrivere del dentista e di Pizzighettone.

Avrei di che scrivere, su quanto era bella Cremona oggi pomeriggio.
E di come, tornando, mi è venuta voglia di entrare dentro Monticelli d’Ongina e fotografare la splendida Rocca Pallavicino Casali, scoprendo un paese soave e dimenticato.

rocca pallavicino

Avrei di che dire, sugli effetti deliranti dell’irrazionale e scapigliato progetto di riqualificazione del traffico piacentino della strana coppia Reggi-Carbone, ma per fortuna appena esco dalla città l’adrenalina scende e cala il buio sulle scelte di amministratori locali, sempre troppo poco lungimiranti.

Mi piace osservare come, il patetico tentativo di riportare fiducia nei cittadini verso lo strumento elettorale, con primarie vere e altre primarie fantasma, sia affiancato da un altro fenomeno, la creazione di un sottobosco – o forse sarebbe meglio definirlo un muschio – di accordi (e di rumori di) tra micro-forze politiche che, a me personalmente, danno il voltastomaco.

Anche i miei cari radicali, nonostante abbia letto tutto e il contrario di tutto sulle dichiarazioni di Pannella in questi giorni, mi lasciano molto perplesso, dopo l’accordo con lo SDI di Boselli.

E d’altronde, rendono bene queste foto, la confusione in cui si dovrebbe districare l’elettorato italiano:
     

2 commenti

  1. Concordo pienamente sulla confusione e sulle difficoltà di scelta sul chi votare, mentre a mio parere dovrebbe essere ormai abbastanza chiaro agli italiani chi non votare (IMHO 😉

  2. penso che qualsiasi civiltà, raggiunto un adeguato livello di maturazione, debba tendere all’ anarchia.

    purtroppo questo modello societario presuppone una maturità civica che nella storia non si è ancora mai verificato, per cui si sarebbe portati a definire la cosa come `utopica`. ovviamente sappiamo che finchè la maggioranza delle persone ritiene una condizione come `utopica`, ben poco si fa affinchè dall’ utopia nasca la realtà.

    continuiamo quindi ad adorare il dio-denaro, confido/temo che entro breve avremo svolte epocali anche se purtroppo, la storia ci insegna che non si tratterà di cambiamenti indolore 🙁

    ps.: spero che quanto ho scritto sia preso da chi legge per quello che è: speranza e non eversione!

I commenti sono chiusi.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: