tutto è strategico, al giorno d’oggi, secondo i politicanti e i mainstream asserviti
“strategico” è sinonimo di “da recuperare con le unghie e coi denti, alla faccia del (non) libero mercato”
non parlano dei soldi con cui l’infrastruttura è stata fatta (e nemmeno quelle che erano le “strategie” dell’epoca della sip/telecom di stato), ma di ideali fasulli da difendere, quando di tutto tranne che di ideali si nutrono settori come le telecomunicazioni
per uno stato, incentivare e normare lo sviluppo è sì strategico, non possedere un’infrastruttura che invece i privati possono costruire (non senza difficoltà, visto che mi sembra di osservare, che senza le grandi banche in appoggio non vanno da nessuna parte)