in lombardia e veneto, fatto salvo il blocco del traffico di ieri per iniziativa di alcuni comuni, c’è una politica di alcune amministrazioni che tende a distogliere l’attenzione dal problema dell’inquinamento automobilistico e appiattire le priorità, pensando che la manutenzione sulle caldaie – che pure è importante, per carità – le sia paragonabile in termini di impatto nell’immediato, aumentando così le portate sul tavolo, mettono le mani avanti sul fatto che il pasto non sarà possibile finirlo (metafora gastronomica un po’ forzata, lo so)
Ricette di una politica diversa?
un ecopass più restrittivo (sempre) e aree cittadine la cui circolazione è permessa solo agli abitanti; piste ciclabili più sicure; puntare sull’incentivazione di un trasporto pubblico integrato (città+hinterland+regione).
Non basta, ma è già un inizio. Ed è una politica differente da quella del diversivo.
A margine, Michele mi segnalava questo interrogativo:
Io faccio solo notare che forse questo blocco del traffico del 31 gennaio a Milano è un momento buono per chiedersi anche un’altra cosa, visto che (spero di sbagliarmi) che in questi giorni quasi nessuno lo fa, almeno da un certo livello in su:
ma lo SPAZIO dove continuare a far sostare o circolare tutte queste automobili campando decentemente e senza spese enormi c’è o non c’è?