…eh sì, ha voglia lui a dire “non sono il vincitore“, quando per far attecchire il seme dell’astensionismo, in questa italietta, si trova terreno fertile!
allora proviamo a vedere se non è vero quanto affermato da ruini e vediamo cosa ne scrivono giornali di altre parti…
[BBC] “Italian fertility vote collapses”:
‘ […] In opposing the referendum, Cardinal Camillo Ruini, president of Italian bishops, said the Vatican was looking to “enlighten consciences” and defend life.’
[N.Y.Times] “Vatican Gets Victory in Italian Referendum”
(basta il titolo!)
[Le Figaro] “Italie : échec du vote sur la bioéthique, succès pour l’Eglise”
mi sembra che il capo dei vescovi, e la curia in generale, siano abbastanza chiaramente identificati anche dalla stampa estera come i veri (sornioni) vincitori di questa manovrata tornata referendaria
referendum che, così come sono, hanno davvero perso il potere di espressione democratica e popolare
nonostante la tentazione sia forte, è inutile farsi prendere da sconforto e pessimismo
questi tentativi di portare indietro l’orologio del progresso liberale devono e possono rimanere degli incidenti di percorso, tutto sta nel non abbassare la guardia
=========
(da Radicali.it)
Referendum. Capezzone: abbiamo perso, e perso pesantemente
Occorrerà riflessione di mesi, non di ore, per capire cosa sia successo nel profondo della società italiana. A prima vista, vittoria molto più dell’indifferenza e della sfiducia (il che è anche più preoccupante) che non della campagna astensionista.
Ora, subito appuntamento al 17-19, per un’Assemblea essenziale.Il ruolo (che c’è, e va analizzato con la stessa severità e serietà con cui analizzeremo la sconfitta) delle illegalità che hanno contraddistinto non solo un anno di campagna (informazione, italiani all’estero), ma lustri di vita pubblica italiana. Un tessuto civile ormai liso?
Grazie (uno per uno!) agli elettori (coraggiosi, davvero contro tutto e tutti), agli splendidi militanti di un anno di campagna, e a tutti coloro che si sono spesi senza riserve.
La battaglia al fianco dei malati, delle coppie sterili e degli scienziati proseguirà. Ce n’è più che mai bisogno.