Una volta, il 16 agosto, era la festa nazionale dei commercianti; oggi – a parte qualche festa patronale, come p.e. quella del paese in cui vivo e di Sarmato – è un giorno dove al massimo ci si può trovare davanti a una serranda abbassata e chiedersi “perché?“.
L’unico mio scampo, in queste giornate terse di sole, di vento e dalle temperature da mese d’aprile, è tornare alla mia cara Piacenza…
I tramonti e gli scorci, che affiorano tra gli alberi e oltre le nuvole, sono indimenticabili in queste giornate, nelle quali è assente la solita barriera di umidità che normalmente ovatta la vista e restringe la mente e il cuore di chi gradisce guardare lontano cercando la felicità là, dove non è, ma dove vede un dettaglio che scatena la fantasia e la speranza.
