potrà essere una domanda ingenua, ma me la pongo sempre… di quante automobili nuove abbiamo ancora bisogno, in europa?
quante ne dobbiamo ancora costruire?
a sentir parlare di prestiti alle case automobilistiche perfino in francia, mi chiedo se questa protezione di un settore sia da osservare solo nell’immediato come misura di difesa di tanti posti di lavoro, o se sia la continuazione di una strategia miope…?
pensare a una mobilità diversa, delle persone e delle merci, e a un conseguente finanziamento di questa trasformazione di mercato e di infrastrutture, non significherebbe investire sul lavoro del futuro?