l’inverno 2006-2007 è mancato all’appello, alla faccia di chi pensa che il surriscaldamento del pianeta e i cambiamenti climatici siano barzellette
questa giornata, di una primavera che dura tre stagioni su quattro, è stata l’apoteosi di riflessioni e ripetuti respiri-profondi, stop-and-go da frenesia ritrovata, lo stile di vita “rincorri il possibile” che ritorna lusingando se’ stesso
se la mattina cominci mandando (sotto l’occhio esterrefatto della polizia locale, inetta e inerme) aff… dei genitori-poco-automobilisti*, i quali sovvertono la civile coesistenza stradale con manovre prepotenti e distratte…
…è probabile che la giornata possa anche prendere pieghe inaspettate
ma non con questo sole, non con questo cielo terso e una tale assenza di umidità che vedevi, dai cavalcavia della via emilia, alpi e appennini in una botta sola…
no, oggi no, valeva la pena di sbattersi senza incazzarsi, era una giornata da fremere e pensare quanto è bella la vita, e basta.
*PS: ma perchè in tredici anni di scuola, sarò stato accompagnato sì e no dieci volte, invece ora bisogna portare i figli fin quasi alla porta della classe e monitorarli col telefonino…?!? bah!
Vista da Piacenza, una giornata così mi fa venire in mente quel racconto di Pavese dove ammirava le Alpi illuminate dal sole che apparivano in fondo a un viale grigio di Torino. Per noi cittadini sono solo degli squarci, ma il mio occhio rappezzato è felice già così. Per quanto riguarda il tuo PS… avendo una figlia che porto alle elementari la risposta ce l’ho… ma non è spiegabile logicamente. Comunque colpisce praticamente tutti i genitori che conosco. E siamo stati forse l’ultima generazione che ha giocato nei cortili con i vicini di casa…
“avendo una figlia che porto alle elementari la risposta ce l’ho…”
… qual è? 🙂