…mi verrebbe da chiedere a chi decide di astenersi
francamente mi lasciano perplesso alcune cose, di carattere squisitamente tecnico/elettorale e quindi svincolate dal tema dei quesiti stessi:
- la montagna di soldi spesi per un referendum ed eventualmente “bruciati” per un quorum del 50%+1 non raggiunto!
- E’ o non è un’espressione popolare?
Allora perchè, istigare all’astensionismo, non è anch’esso un atto immorale, antidemocratico e perfino irresponsabile? - Indipendentemente dall’opinione personale, sul lato etico, della questione trattata dai referendum, è possibile che trent’anni dopo i referendum su divorzio e aborto, ci si trovi ancora a discutere sull’ingerenza clericale che mette i bastoni fra le ruote ad un processo laico e liberale?
Non avevamo superato questa fase?!?
La cosa ridicola è che oggi mi trovo a parlare con persone che si asterranno dal voto in quanto “influenzate” dai dubbi posti dalle “coscienze cristiane” e che, a loro tempo, hanno usufruito dei benefici dei referendum su aborto e divorzio… come mai questo cambiamento di posizioni?
Siete sicuri che un domani, se questa legge rimane così come è, voi (o i vostri figli) non rimarrete fregati da una legge medioevale rimasta immutata a causa del vostro astensionismo … ?
La possibilità di ricorrere alla fecondazione assistita non ti obbliga a ricorrervi se credi sia sbagliato, così come la legalizzazione dell’aborto non ti obbliga ad uccidere un bambino nato “per sbaglio” (ahi ahi ahi, peccatore sei…?), o la possibilità di divorziare non la applichi se credi nel giuramento coniugale per la vita.
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(apropos …) non ne certifico la validità al 100% ma lo segnalo: “Tutorial: come possono votare i fuori sede”
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Le ultime due righe sono assolutamente vere, ed è talmente facile capirlo che mi stupisce vedere qualcuno che propaganda attivamente il contrario. Anch’io ho in somma antipatia queste pratiche, ma che diritto ed interesse dovrei avere per imporre la mia condotta personale ad un intero stato?
esatto: io fondamentalmente sono abbastanza contrario all’aborto (non quello terapeutico) come rimedio/”soluzione”, in quanto mi sembrerebbe un omicidio irresponsabile, ma questa è una mia opinione personale e non ritengo di aver il diritto di impedirlo “di legge” a persone con idee ed esperienza diverse dalle mie
sbarrax ha scritto:
“francamente mi lasciano perplesso alcune cose, di carattere squisitamente tecnico/elettorale e quindi svincolate dal tema dei quesiti stessi:”
Esatto, è un problema squisatemente tecnico. Finchè i referendum saranno basati sul meccanismo del 50%+1 non raggiunto, i contrari all’ abrogazione della legge in questione punteranno sulle astensioni che, come si sa, è una politica piuttosto redditizia (week-end, ferie, mare, problemi, cazzi miei da seguire… etc. aiutano). Se si volesse premiare la coscienza sociale degli individui basterebbe il 50%+1 dei votanti. In ogni caso io ritengo i referendum uno degli strumenti democratici più validi che ancora ci rimangono a disposizione, spero che la “maggioranza” della gente non lo dimentichi e si rechi a votare, indipendentemente dal si o dal no.