Fino a stamattina, antipatici e dispettosi piumini, si ficcavano tra me e la chiarezza dell’aria
Mi aspettavano dietro alla zanzariera, irriverenti si spruzzavano su pavimenti, sanitari e ante di ogni mobile, indifferenti al fatto che probabilmente avessi appena finito di passare l’aspirapolvere
Oggi sono stati marmellati, e fluidamente hanno creato melme ai bordi delle strade, sagacemente intasato tombini, disegnato forme e colori di falene vacue in corsi d’acqua improvvisati, e cosparsi dai petali dei fiori di larice esplosi nei giorni scorsi