la differenza fra risolvere un problema e lasciare che un problema si dissolva da sé, è sottile e forse, se si guarda cinicamente e meramente al risultato, probabilmente ha più posto nella nostra mente che nella storia e nei fatti del mondo.
se una situazione negativa si risolve grazie al mio apporto, è probabile che io sia contento e un briciolino realizzato; ma se il problema cessa in modo naturale di esistere e si spegne davanti a me soltanto perchè non mi è più manifesto, dentro me rimane il dubbio che le cose non si siano realmente sistemate… prevedo quindi nuove tempeste!
tutto questo per dire che oggi molti piccoli grandi problemi della mia attualità hanno cessato di esistere, ma solo perchè probabilmente hanno cessato di manifestarmisi…
il feudalesimo lodigiano ha subito qualche battuta d’arresto, la mia amica in credito con la vita è sparita senza salutare, un documento sbagliato è stato d’autorità letto in un altro modo ed ha risolto un impaccio, e così via, fino alle diatribe fra associazionisti vari che non avranno mai il mio scalpo…
è come se insieme a questi fantomatici venti e passa milioni di italiani (solite cifre squilibrate di esodi folli) andassero in ferie anche le rogne e le sfighe del mondo; pultloppo non è così.