con riferimento a "occupazione--":
il dispiacere espresso nel post è che il peso politico del lodigiano è talmente lieve che sono passate settimane/mesi prima che si ottenesse una minima considerazione da parte delle istituzioni (provincia, regione, governo) nel parlare con le aziende e con le parti sociali.
penso che la politica non possa disinteressarsi di alcune zone…
dobbiamo farci sentire per contare politicamente
generalizzare gli imprenditori tra i cattivi o “i lavoratori hanno diritto al posto fisso a vita” non è certamente il mio pensiero
trovo che nelle medio-grandi realtà occupazionali citate, sia ragionevole sedersi attorno a un tavolo a parlare; è ovvio che ognuno poi faccia i suoi interessi, non sono certo io un esperto di concertazione sociale, ma penso che attorno a un tavolo a discutere sia spesso un’occasione di trovare soluzioni migliori e compromessi
decisioni unilaterali (leggi: io chiudo e buonanotte al secchio) o approcci buoni per tutte le occasioni (ammortizzatori sociali generalisti) mi sembrano estremi in mezzo al quale ci può essere una discussione fatta tra le parti in causa
adesso ho capito.
il punto però è un altro, in questo paese gli ammortizzatori servono alle aziende e non ai lavoratori, e come si è visto la crisi ha dato il destro a molti per fare un po' di repulisti.
le cose che tu dici che sono sensate e giuste, temo, non sono di questo mondo
🙁
capisco il tuo ragionamento, ma allora cosa serve ai lavoratori, per affrontare in modo serio questo inasprirsi di emorragie occupazionali?