mi immagino un individuo dotato non solo di fede ma anche di convinzione, convinzione in una missione molto terrena, al servizio degli altri, come prete o missionario
uno scopo, un ideale, una missione, dunque, sotto gli abiti e l’egida di un’istituzione, la chiesa, che non sempre e non in tutto fa e ha fatto scelte e opere condivisibili o apprezzabili
il paragone è azzardato, eppure a volte mi sembra proprio di vivere un’esperienza dagli stessi aspetti controversi, le contraddizioni dello stare in qualcosa di grande (o grosso) nato con l’intenzione e l’aspirazione di essere un contenitore e uno strumento per fare politica, in un modo più efficace e contemporaneo
è improprio, il paragone, visto che la chiesa ha una direzione ben precisa – la linea politica – dettata dalle scelte espresse dal conclave che elegge il pontefice
nel caso del pd invece, anche in questa terza fase, percepisco un’assenza di decisione, e i teatrini delle candidature alle regionali 2010 sono il termometro di questo perenne stato di confusione
non era bersani l’uomo forte, eletto dopo una fase congressuale di confronto, che doveva sciogliere lo stato comatoso di un partito (quasi-)mai nato?!?
tempo fa discussi con un amico del circolo di codogno del fatto che linea politica non significa nominare dall’alto i candidati per le elezioni, e paradossalmente ci siamo trovati tutti e due sbalorditi a non avere ne’ nomi scelti ne’ primarie a deciderli?
delicato e preciso questa nota di pierfrancesco, che mi trova abbastanza d’accordo
dal di dentro, ci vuole un po’ di sangue freddo, con la speranza che le primarie non siano un vecchio abito passato di moda