e novembre, è stato.
e di notti di poco sonno
e di argomenti così brutti o strampalati che il dialogo lo poteva reggere solo un emisfero del mio cervello contro l’altro
e di tutto così straordinariamente normale e ordinatamente messo in fila nel suo disordine dei piccoli sassolini che ne fanno un sentiero verso domani, verso dicembre, verso dei giorni dell’anno che mascheriamo di tradizione ma nutriamo di convenzione
e che cavolo mi son perso per strada il compleanno del raval e mi vergogno come una spia
e del fatto che stasera festeggio, con semplicità e gioia tranquilla nel cuore, i due anni che sto insieme alla persona che amo
e guardo solo al presente, perchè il passato abbaglia gli occhi e il futuro assomiglia a un boomerang di desideri inespressi
e del fatto che cerco di sintetizzare tutto, perchè temo di perdermi in giro i sassolini di questa enorme strada
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i don’t need to fight – to prove i’m right – i don’t need to be forgiven (baba o’riley – the who)
“e che cavolo mi son perso per strada il compleanno del raval e mi vergogno come una spia”
ma stai scherzando? … pensa che non mi sono ricordato neanche io 😀
Auguri per i due anni!