già mi lasciava perplesso andare in quel posto, le motivazioni per presenziare a tal messa avevano un che di troppo superstizioso
flipparmi poi 60+ minuti (sì, un’ora, e poi siamo usciti e non vorrò mai sapere quanto sia durata ancora) di omelia di un prete lumbard-delirante, molto simile a salvini o a un qualunque leghista, nei toni e nei contenuti così poveri di bontà e così ricchi di retorica razzista mascherata di tradizionalismo… beh, è stato davvero troppo
al minuto 20 mi accorgo di esser in dormiveglia, quando a destar la mia attenzione il lumbarDon mi cita Zapatero, il quale secondo lui è colpevole di aver tolto Cristo dalla Spagna producendo effetti nefasti, inclusa la disoccupazione al 29% (dato errato, è al 17%, percentuale pure alta, ma difficile da abbinare alla perdita di cristianità. vero don?!?)
poi è stata la volta di un’altra citazione, nei confronti di un servizio televisivo nel quale si mostrava una chiesa romana concessa al culto islamico, correlata da bassezze nei confronti di immigrati e di credenti in altre religioni
qualche altra barzelletta sulla “tradizione” sulla falsa riga di peppone&don camillo e il vaso era colmo, per usare le sue stesse parole
a parte che son cresciuto in ambienti cattolici in cui le parole d’ordine erano comunità, carità, fratellanza, e quindi discorsi del genere farebbero ribrezzo a qualunque cristiano vero, mi consola che molti, moltissimi (quelli non caduti in catalessi), da quella chiesa della bozzola di garlasco, se ne siano usciti spazientiti e delusi