- "il Parlamento dell'Ungheria, controllato dal partito di destra Fidesz del primo ministro Viktor Orban, ha approvato una legge sulla stampa che prevede:
– soppressione delle redazioni di news alla tv e alla radio, che confluirebbero in un unico centro di notizie presso l'agenzia di stampa nazionale Mti, finanziata dallo Stato
– multe pesanti agli organi d'informazione nel caso di «violazione dell'interesse pubblico», non meglio specificato, articoli «non equilibrati politicamente» o «lesivi della dignità umana», le multe vanno da 700 mila euro per le tv, a 89 mila per i giornali e siti internet
– i telegiornali dovranno rispettare un tetto del 20% per le notizie di cronaca nera
– il 40% della musica trasmessa dovrà essere di provenienza ungherese
– i giornalisti saranno tenuti a rivelare le loro fonti per questioni legate «alla sicurezza nazionale» e le autorità investigative potranno analizzare tutti i loro strumenti e i documenti anche prima di aver identificato un delitto" - "Il noto regista iraniano, riconosciuto colpevole di aver fatto propaganda contro la Repubblica islamica e di aver attentato alla sicurezza nazionale, per 20 anni non potrà lasciare il Paese, girare film o rilasciare interviste"
- "Parte da Parigi la mobilitazione del mondo del cinema e degli intellettuali a favore del cineasta iraniano Jafar Panahi, condannato ieri dal tribunale di Teheran a sei anni di prigione e al divieto di realizzare film e di lasciare il Paese almeno per i prossimi vent'anni. Il ministro della Cultura francese, Frederic Mitterrand, parla di "pseudo-giudizio". Il ministro si è dichiarato "vigorosamente contro questo attacco inaccettabile alla libertà di pensiero e di creazione artistica" e chiede che "vi venga messa fine immediatamente"."
- Il tasso di disoccupazione ad ottobre è cresciuto all'8,7% dall'8,4% di settembre. Lo comunica l'Istat, aggiungendo che si tratta del valore più alto dall'inizio delle serie storiche mensili, ovvero dal gennaio 2004 (il precedente dato, che stimava il tasso di disoccupazione, sempre in base a dati destagionalizzati, pari all'8,6%, è stato rivisto al rialzo). Nella media del terzo trimestre il tasso di disoccupazione risulta invece pari all'8,3% con un calo di un decimo di punto rispetto al secondo e un aumento di tre decimi rispetto allo stesso periodo del 2009