è come se vivessi nel mio mondo parallelo e abnorme, la realtà è ovattata e non mi importa, limito il contatto con essa a quei pochi punti neanche troppo fermi, purtroppo indispensabili
dibattiti ed evoluzioni, libertà civili e politiche, che mi interesserebbero, mi appassionerebbero, mi sussurrano o talvolta gridano dagli archivi di centinaia di email, marcate come già lette spesso con troppa disinvoltura
ma non c’è altra storia, adesso, che il pensiero del futuro con la donna che amo e dell’imminente trasloco
succede che mi trovo a giocare con un cellulare nuovo, che con meno di 100 euro mi fa comodamente provare su strada UMTS e con qualche accessorio e qualche software mi fa provare quanto sia comoda e pratica sta tecnologia bluetooth.
capita poi che persone più o meno vicine rispondano seccate o turbate dal mio silenzio, o dalla mia “economia di parole”… io che ho sempre combinato l’essere grafomane con la perversione della discussione…
a tutti quelli che stentano a capirmi, in questo periodo, chiedo un mese di stand-by, perché ora la mia emotività e la vulnerabilità dovuta al periodo di transizione, mi rendono un cantiere molto movimentato, dal quale è ancora difficile capire il risultato finale
ma il progetto è buono, molto buono, bisogna solo aver fiducia e pazienza…