di tante componenti di cui è la vita, esiste anche l’amicizia, e può essere sempre valida e importante nonostante si viva una bella e intensa storia d’amore
ma quale valore si cela dietro l’amicizia, sempre che esista…?!?
cosa rimane se, un giorno, qualcuno che ritenevi “amico”, tradisce elementi fondamentali come la fiducia e la lealtà, e di fronte a una richiesta di chiarimento fugge e con un colpo di spugna immaginario vuole cancellare una consistente fetta di 5 anni di esistenza?
è naturale che prevalga, in chi ha subito tale tradimento e porta ancora la ferita di un tempo andato perso, un sentimento di sfiducia nei confronti dell’amicizia in quanto tale oppure, con freddezza e ragionamento, deve semplicemente concludere che il suo interlocutore pseudo-amico (dove il prefisso di matrice greca calza a pennello, dato che significa “falso”) sia semplicemente un essere paragonabile a un cyborg, o un nexus, ovvero un corpo che si manifesta attraverso comportamenti di circostanza, espletando le funzioni vitali e assicurandosi di mantenere il suo status attraverso ipocrisia e opportunismo?
di un tale cyborg – per il quale non sussistono più i vincoli sotto i quali promisi di tenere sotto silenzio alcuni fatti, tra i quali il patetico e goffamente naufragato tentativo di cornificare/licenziare una morosa che gli sta insieme ormai da anni per mera abitudine, in piena corrispondenza biunivoca di assenza di legami sentimentali – spero non ce ne siano tanti altri esemplari in circolazione (anche se sospetto il contrario), auspico invero il tramonto di una simile generazione di esseri inumani
scrivere tutto ciò sfoga ed esorcizza qualcosa che non si può spiegare a chi preferisce adattarsi alla stessa cinica superficialità dei cyborg che, a differenza degli esseri umani, non vivono le emozioni arrivando all’essenza della vita, ma si fermano soddisfatti al contorno e combattono viscidamente (come i Visitors) secondo il loro bieco stile di sopravvivenza
Ciumbia, sembri incazzato serio qua. 😉 ciao. Vale
la fase “incazzatura” e’ passata da tempo, anche perche’ l’episodio di “rottura” e’ avvenuto piu’ di nove mesi fa’
adesso ho scritto questa cosa apposta per facilitare l’evaporazione di un peso, di una piccola angoscia, cercando di capire se al mondo esistono ancora alternative alla delusione nei confronti di semplici aspettative andate tradite
Vorrei poterti raccontare quanto ti capisco, ma (purtroppo) resto sostanzialmente una persona corretta, anche nei confronti di chi un’amicizia stretta e pluriennale l’ha presa e l’ha buttata nel cesso tirando ripetutamente lo sciacquone. Anch’io ho il mio sfogo, imboscato nei meandri della rete, inaccessibile, senza riferimenti di alcun genere. Ma sfogo o meno fa un male cane ripensare alla facilità con cui ha distrutto un pezzo della mia vita, ed è patetico vederlo rispuntare con dei tentativi malriusciti di scuse, di recupero di qualcosa che ormai non c’e` più.
distruggere è facile e ci vuole relativamente poco, ricostruire poi è difficilissimo o a volte impossibile
io ho una complicazione: cerco per mia natura di ricondurre tutto (o quasi) a schemi, atteggiamenti, a inquadrare me stesso o una persona cercando di costruire un piano di fiducia e di rispetto, valido per ogni situazione, dal massimo accordo al diverbio
… ma non funziona per tutti così, e a volte la lealtà è un optional irrilevante per certa gente!
Sono d’accordo, distruggere è facile, ma non per tutti. Tu, visto l’ambiente in cui ti muovi, dovresti conoscere più di molti altri il significato dell’Etica: ed è proprio questo che impedisce alle persone come me di distruggere. Quello che mi fa rabbia è che questa persona è (era, per me) “uno di noi”. Per me l’Etica è un blocco mentale, quello che fa più male non è tanto vedere un amico tradire, quanto vedere l’Etica calpestata con ipocrisia.
Ragazzi, la vita è fatta di esperienze, queste sono esperienze negative che aiutano a costruire quelle positive. Si chiude il capitolo e si va avanti, sempre con ottimismo. Ciao. Vale
ho scoperto da “pOg” che tale cyborg in questione molto probabilmente è affetto da Alessitimia
alla fine quello che resta è sapere quanto si vale, a cosa si vuole tendere. tutto il resto è folklore 😉