Il ponte sull’Adda tra Bertonico e Montodine (che si pone sulla direttrice Piacenza-Codogno-Crema-Bergamo) è un cantiere di quelli che fa particolarmente scalpore, da queste parti, visto che il ponte nuovo (il vecchio crollò con l’alluvione del 1994) è già posato da un pezzo.
Di Pietro stesso si impegnò, quando era ministro nella precedente legislatura, a “far ripartire il cantiere”.
Evidentemente non ci riuscì molto.
Cito l’articolo “Bertonico, il cantiere infinito – Ennesimo rinvio per il ponte“ de IlCittadino.it:
Slitteranno di quasi un anno i tempi per il completamento del ponte sull’Adda tra Bertonico e Montodine. A confermare l’improvvisa “doccia fredda” è stato il presidente dell’Anas, Giulio Ciucci, che a margine degli stati generali sulle infrastutture e il trasporto pubblico lombardo tenutisi ieri a Milano ha rivelato come l’attesa opera, anziché per il dicembre di quest’anno, non sarà pronta prima dell’autunno 2009. Non solo: i costi dovrebbero aumentare di ben 7 milioni di euro rispetto agli 11 milioni e 469mila euro (oltre a 832mila euro di oneri per la sicurezza) previsti alla consegna dei lavori alla Tecnis, la società incaricata di eseguire i lavori per conto del Consorzio Stabile Uniter di Tremestieri Etneo, vincitore nello scorso autunno dell’appalto; il denaro dovrebbe essere recuperato attraverso i residui e gli accantonamenti per gli imprevisti dell’Anas.Ma cosa ha provocato questo pesante ritardo? I problemi, a quanto pare, sono legati alla necessità di rimediare al pesante ammaloramento di alcune strutture lasciate in eredità alla Tecnis dal suo “predecessore”, la Cooperativa Costruttori di Argenta, fallita dopo aver realizzato l’80 per cento dei lavori resisi necessari dopo il crollo causato dall’alluvione del 1994. Presi in mano i lavori e consegnato il cronoprogramma (390 giorni, ndr), la Tecnis aveva annunciato come il suo primo obiettivo fosse la verifica sulle condizioni dei lavori “ereditati”: e se inizialmente i “ritocchi” erano parsi realizzabili senza eccessivi disagi, i controlli più recenti hanno evidenziato come parte della struttura in acciaio (tiranti in primis) vada sostituita non solo parzialmente, ma pressoché completamente.
googlando ho trovato questo articolo di due anni fà sul sito del cciss (viaggiare informati), che cito:
Nuovo ponte sull’Adda, dodici anni dopo
Un’opera di importo complessivo oltre i 20 milioni di Euro
14/11/2006L‘Anas ha lanciato l’appalto dei lavori di completamento del nuovo ponte sull’Adda tra Bertonico e Montodine, in provincia di Cremona. E’ stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara relativo al lotto di completamento dell’opera che ripristina il collegamento tra Crema e Piacenza, interrotto nel 1994 dopo il crollo del ponte sull’Adda (nella foto un altro ponte sul fiume) a causa di un’alluvione.
Il progetto esecutivo dell’opera, che avrà una lunghezza complessiva di circa 1,5 km, riguarda il completamento del ponte metallico strallato, lungo circa 400 metri, l’adeguamento della rampa di accesso al ponte sul lato destro e la costruzione della sovrastruttura stradale di entrambe le rampe di accesso al ponte.
La piattaforma stradale del viadotto sarà costituita da due carreggiate separate di 6,50 metri l’una e formata, per ogni senso di marcia, da una corsia larga 3,75 metri, da una banchina larga 1,75 metri, da un marciapiede largo 1,45 metri e da due piste ciclabili monodirezionali larghe 1,50 metri.
L’importo complessivo del progetto esecutivo ammonta a 20,568 milioni di euro e il tempo di esecuzione dei lavori è stimato in 390 giorni. (Gion)
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