Mentre Napolitano afferma che la “dialettica parlamentare è il sale della democrazia“, a smorzare il rumore sul botta e risposta tra Prodi e Bertinotti (il primo si lamenta della lentezza del parlamento, l’altro dell’eccessivo ricorso al decreto legge), penso da cittadino qualunque e mi interessa avere un governo stabile che renda conto al parlamento durante il processo legislativo, ma non ne dipenda per la durata in carica o meno.
Svincolare la vita dell’esecutivo dalle correnti e dalla vacuità direzionale di due pigre camere (piene di signori arcistipendiati da Mr.Pantalone), lo trovo una necessità pratica e non certo una pericolosa deriva presidenzialista… Se è vero che non bisogna farsi incantare da sistemi come quello americano o francese, perchè bisogna fare i conti con la propria realtà senza esser esterofili, è altrettanto vero che dagli altri si può osservare(/trarre) come certe procedure possano migliorare la governabilità di un Paese.