non ci trovo niente di alternativo in una prima colazione alle undici del mattino
sono solo i frammenti di questa vita che si rincorrono, si incastrano, si autoequilibrano, trovano i tempi che a loro sembrano più consoni, per susseguirsi, esaurirsi, portarsi a compimento
come uno di quei pezzi grossi all’interno di un puzzle, uno di quei pezzi rilassanti e facili da incastrare, senza sfaccettature complicate, arriva anche il frammento di una domenica mattina di riposo che segue a tante serene ore di sonno
nonostante il fedele compagno di gola, quel puntello la cui origine sembra tanto difficile da diagnosticare, fatico a trovare un acclimatamento, in questa pianura torrida e ventosa alquanto
i colori e i profumi parlano di primavera, ma le temperature scrivono di estate
sembra di stare in sicilia a maggio, invece sono nel catino alla fine d’aprile, sognando viaggi europei nell’agosto che verrà