caschetto rosso, ti voglio bene
è stata una giornata stanca, di riflessione e di viaggio ai confini delle immagini
se in un giorno strano come questo, prendi da borgonovo e fai la strada in costa delle colline della val tidone
giungi a ziano, poi seminò e poi ancora vicomarino, attraversando albareto e passando per corano
ti può capitare di vedere batuffoli di nuvole imbevuti di sole freddo, tagliare a metà il cielo
a volte infilzati da pungiglioni di campanili e mistadelli
a volte adagiati sui filari di viti già coi primi germogli
c’è ben poco di poetico nel volgere lo sguardo a nord, guardando una pianura ingabbiata da un nulla grigio e gonfio di umidità
proseguendo, si scorgono qua e là i castelli, belli come boffalora o imponenti come agazzano, gazzola e rivalta
ma poi la strada ti riporta giù
l’orizzonte triplicato dalle linee di luce che delimitano le colline ed il sole che sferza le nuvole, li vedi ormai solo negli specchietti retrovisori
quando non sai a che punto sei della vita, fanno bene i giri di solitudine
da un sabato stanco, penso giungerò ad una domenica misantropa, passando per una sera con un essere speciale…
essere, quando non è verbo, è sostantivo maschile, quindi non ci va l’apostrofo 🙂
” batuffoli di nuvole imbevuti di sole freddo, tagliare a metà il cielo”
l’importante e’ che tu li abbia dentro i batuffoli di nuvole…. striati dall’azzurro del cielo….. la nebbia della pianura padana e’ solo una cosa che poi il vento spazza via…. 🙂