la gita nella loira è saltata, per sopraggiunti impegni e per ulteriori esigenze logistiche famigliari, ma ci siamo concessi un week-end in una terra un po’ diversa “dal solito giro” e a me così cara, il friuli
quel friuli in cui feci il servizio di leva militare, negli alpini, muovendo me (e spesso un acm80 o un vm90), tra spilimbergo, udine, venzone, gemona e altre parti della carnia
ora, di quei “paesaggi militari”, rimane beno poco, dopo l’abolizione della leva e il taglio di numerose caserme, tra cui quella di vacile (spilimbergo), dove ero, in forza al battaglione logistico della brigata alpina julia – ora quella caserma è un monumento desolato e coi muri scrostati, le recinzioni invase dalle piante, una vera tristezza
non sono certo un guerrafondaio, ma quell’esperienza è stata più di arricchimento umano che di addestramento militare, ed è per quello che rattrista, vedere lo sgretolamento di qualcosa che andava al di là di un’accozzaglia di ragazzotti in mimetica, ma che rappresentava qualcosa che (una volta) parlava anche di quella terra, di quella gente
piccole nostalgie a parte, grazie a quell’esperienza, umana per l’appunto, ho imparato un po’ a conoscere e ad apprezzare questo popolo friulano, così apparentemente chiuso, recintato verso l’esterno
la prima meta del viaggio (non proprio fortunato, dal punto di vista strettamente meteorologico, dati i continui rovesci) è stata udine, città sempre affascinante, frizzante, attraente – con piacere era assalita di parecchi turisti stranieri, in prevalenza francesi
da lì siamo andati a mangiare – solo per questioni nostalgiche – nella mia cara spilimberc, gustando dell’ottima carne proprio al Mus Cal Svuale (nel quale mi sarebbe piaciuto rivedere il gestore di quando frequentavo il posto, ma non ho osato chiedere di lui a quelli che mi sembravano essere probabilmente i suoi figli, onde evitare spiacevoli gaffe)
il trasferimento notturno a gemona, per la notte, e la conseguente scelta dell’albergo, non sono stati dei più felici, ma il risveglio e la salita al paese, ci hanno regalato una splendida domenica mattina friulana
dopo una breve visita a venzone (e alle sue mummie), abbiamo puntato verso gorizia, per una mia semplice curiosità – non essendoci mai stato – e scegliendo (peccato!!) di ignorare sia palmanova che cividale (nella quale, tra l’altro, prestai il giuramento, e fu una cerimonia da brividi) – ma rimanendo alquanto deluso della città di confine
girata la prua della yaris, in men che non si dica abbiamo abbandonato il friuli per toglierci lo sfizio di rivedere una padova abbastanza deserta di stranieri e decisamente più attraente di quanto me la ricordassi (ultimi riscontri: circa 12 anni fà)
due giorni così, improvvisati e (per me) emotivamente coinvolgenti, sono un cardiotonico non indifferente
a la prochaine fois …
Se avessi saputo che passavi da Spilimbergo avrei potuto offrirti un aperitivo.
Il Mus Cal Svuale ha cambiato gestione, gli attuali gestori, che non sono parenti dei precedenti, gestivano prima il bar Griz, a pochi passi, e prima ancora la gelateria Cellino.
Ad ogni modo i castelli della Loira vanno assolutamente visitati, una vacanza da non perdere.
@malex: Grazie delle precisazioni… ma il vecchio gestore si chiamava Riccardo Furlan? Che fine ha fatto?
Ciao per caso il giuramento lo hai fatto nei primi giorni del dicembre 1997.
Hai per caso qualche foto della DeGasperi in tempi recenti??
Io ho passato poco tempo in quella caserma perche mi hanno riformato quindi ho fatto a tempo a farmi le tre settimane di car a Belluno, il trasferimento a Vacile quindi il giuramento a cividale (una gelida mattina di Dicembre con un sottotenente tutto matto) ed un mesetto di militare a Vacile.
Comunque oserei dire un esperienza unica, dispiaciuto del fatto che il servizio di leva sia stato abolito.
Grazie di avermi fatto ricordare quel bel periodo!!!!
Ciao Ciao
Guarda guarda, abbiamo sicuramente fatto il CAR assieme a Belluno, e pure il giuramento a Cividale e il trasferimento a Vacile… che ricordi veramente unici 🙂
Di foto recenti della caserma di Vacile purtroppo non ne ho, e vederla quella sera cosi’ in decadenza mi ha messo tristezza
Posso solo ricordare con questa, il giorno del nostro congedo, l’11esimo/97:
…giuro che ancora adesso mi vengono i brividi e le lacrime
Anch’io ero lì nell’84 che ricordi. ma adesso la caserma è stata abbandonata?
eh sì, purtroppo la caserma è abbandonata, i cortili pieni di erbacce e sterpaglie. desolante, in tutti i sensi
saluti dal 6/92
Gruppo Udine.