io, scudiero di mansione e giullare per passione, sono stato piazzato a sostituire il valvassino, a sedere alla tavola ovale – grasse risa e levate di magli, lamenti e ore perse in un silenzio inutile (il mio) – ascoltando parole di poco spessore e di tremenda futilità, scorrere a fiumi
come i fiumi di ira (odio al mondo, e a quegli istanti) che mi consegnavano ad un’altra dimensione, imploravo che la macchina del tempo ricominciasse a funzionare e mi portasse via dal medioevo
ma così non è stato, anche se il tempo benevolente ha calato le tenebre sugli astanti, scogliendo l’assemblea per sfinimento e per il disimpegno di altri cavalieri
finirà mai, tutto ciò?