Sto provando a cercare di capire come un cattolico possa volere che uno stato, laico dalla sua fondazione, non legiferi in materia di diritti da garantire a una “minoranza”.
Minoranza o no, le coppie di fatto, omosessuali o eterosessuali, sono una realtà che non può continuare a rimanere invisibile per le leggi italiane.
Cosa c’è di cristiano nel non permettere, a chi ha diversi orientamenti sessuali e/o religiosi/spirituali/filosofici, di condurre una vita a pari diritti civili?!?
Sono le domande che faccio e farò a chi è “più” cattolico di me, ma temo che Ruinator&C abbiano già lavorato tanto e di brutto per diffondere il culto della superiorità della famiglia tradizionale all’interno del serbatoio elettorale del grande centro e dei suoi ipocriti rappresentanti parlamentari.
Ovviamente penso che la chiesa abbia il diritto di dire la propria opinione,
dovrebbe farlo in modo diverso forse, ovvero dire ai fratelli cattolici di non utilizzare i DiCo.
Chi è realmente da criticare è chi sfrutta il messaggio dei vescovi per scopi politici diversi dal respingere i DiCo (ottenere i voti dei cattolici, far cadere il governo Prodi) e facendo questo arriva a minare la laicità dello stato.
E dai tempi di Macchiavelli che abbiamo raggiunto questo concetto. Vediamo di no ntornare indietro.