appena sentita maria fida moro da chiambretti che rivendica rispetto per lei e per il padre, e soprattutto di ricordare quest’ultimo per gli anni della sua vita e non tanto per i 55 giorni di sequestro, mi nasce spontanea una riflessione: perchè quel pezzo di storia non l’abbiamo praticamente mai studiata, in alcun grado di istruzione, in un modo dignitoso?
abbiamo passato mesi su egizi e assiro-babilonesi, moltiplicati per tre gradi di istruzione, e abbiamo racchiuso gli ultimi sessant’anni di storia in due nevrotiche veloci lezioni di svogliato fine anno
per amor del cielo, niente da dire contro egizi e civilità mesopotamiche, ma ripartire il piano didattico in modo più equilibrato almeno alle superiori e negli anni novanta, non sarebbe stato niente di difficile, bastava volerlo
nel caso degli insegnanti che ho avuto, non penso che si sia trattato di revisionismo, e nemmeno di imbarazzo storico-politico, piuttosto di direttive ministeriali o di un trend di un periodo che non aveva voglia di riflettere su un periodo che forse voleva dimenticare
all’epoca dei fatti avevo solo due anni, e non ne so veramente niente (a parte veloci troppo superficiali nozioni),
e quando sento parlare degli anni settanta italiani quasi non credo alle mie orecchie, ma mi piacerebbe ascoltare dal vivo le testimonianze di chi li ha vissuti