Il silenzio elettorale designa la pausa della campagna elettorale che si effettua il giorno prima e il giorno stesso delle elezioni.
In questi giorni non si possono riunire assemblee o comizi, non si può discutere in luoghi pubblici o aperti al pubblico, o sui media, dell’opportunità di votare per un partito o un altro, e non possono essere appesi manifesti di propaganda. Nei giorni di votazione è inoltre vietata ogni forma di propaganda elettorale nel raggio di 200 metri dai seggi. La ratio di questa regola è che il cittadino possa riflettere serenamente sul voto che sta per esprimere.
Il silenzio, così come tutta la campagna elettorale, è disciplinato dalla legge 4 aprile 1956 n.212 [1], integrata da interventi successivi (vedi la voce campagna elettorale).
Spero di sentiro il rumore di tante democratiche matite copiative squarciare tale silenzio…