E’ come se tutto il casino che ho di fuori rappresentasse il casino che una volta era dentro di me
Ma sarà poi proprio così semplice, adesso?
E’ veramente così facile, dare per assodata, la fine del periodo dell’inquietudine?
I tormenti dell’adolescenza e i dolori della prima età adulta, hanno veramente lasciato il posto, alla ricerca di concretezza, affermazione, soddisfazione, ricerca&raggiungimento ?
Non saprei
Arrivare a giudicarsi ogni serata, in base a quello che si fa, e darsi magari dei voti su certe azioni e su determinati pensieri, è una pratica inutilmente masochista?
Dovrei far scivolare di più, il fruscìo di quelle parti di mondo che non concorrono al mio “raggiungimento”?
Rischio di diventare (o di essere già) troppo cinico?
Ho ancora, nei miei sensi e nelle emozioni sotto pelle, il caldo di momenti recenti, passati con un amico e con la fidanzata, tra il Savonese e la Costa Azzurra.
Questo amico (tra le altre cose, esperto debianista), conosciuto nella cerchia degli attivisti del Software Libero, mi ha dato un’interpretazione esemplare di allergia ai computer, e si è fatto dimostrazione vivente di quante dipendenze (spesso tossiche) nella vita sia possibile liberarsi (computer, Internet, sigarette…)
Nonostante siano molti i punti di soddisfazione e le aspettative di buoni momenti per l’immediato futuro, sono particolarmente nervoso nelle ultime settimane, e ho sempre di più il sospetto di dover aspettarmi una perturbazione in questo cielo apparentemente sereno di vita
Di azzurro, forse
ancora una volta
e sono tante le volte
il cuore parla
e la mente non lo ascolta
perchè di sole e di vento
ci sono parole a bisbigliare
una rabbia sottile dentro
che cova, dal mio volere altro
anche solo dimostrare
che indietro non mi ero sbagliato
e che avanti sarà come avevo immaginato
soffro al divenir che non è come sembra
e litigio di gambe cuore e mani
soffrono in silenzio le mie membra
ricerca di un azzurro, a domani.