e vai di post quasi politicamente scorretto
osservo un fenomeno, una tendenza
le femmine vanno sempre di più ai corsi di ballo latino-americano (che per lo più si riducono di salsa e bachata)
i maschi al calcetto
sono i cliché della borghesia di queste parti (delle “altre parti” non lo so, non vivo molto come cittadino del mondo, purtroppo sono un animale socio-forzatamente localizzato)
le singole attività di per loro, non hanno nulla di male, anzi, sono sicuramente fonte di svago e divertimento, se prese con la giusta dose di realismo e di senso della misura (dei propri limiti)
il fenomeno vero e proprio consiste nell’incredibile aumento di seguaci che queste attività hanno registrato
i numeri non descrivono però secondo me il successo di qualcosa che sia vicino alla realtà di gente veramente “appassionata di ballo” o preparata fisicamente per giocare a qualcosa che finisce in “-etto” ma che comunque è un’attività sportiva a cui la maggior parte dei partecipanti si fa male e non regge fisicamente a causa di un’età non più così verde…
la sensazione è che sia una bolla che così come in pochi anni è cresciuta ancor più velocemente si sgonfierà
e i pretesti per colmare il vuoto di inclusione sociale e appartenenza a un “gruppo in cui tutti fanno la stessa cosa” diventeranno altri
dalla sensazione all’avviso: non insistete più nel cercare di coinvolgermi a fare cose solo “perchè lo fanno tutti” o “perchè fa bene un po’ di movimento“, è inutile
…per coinvolgermi ci vogliono motivazioni più convincenti e appassionanti rispetto a queste scelte modaiole 😛
la sensazione è che sia una bolla che così come in pochi anni è cresciuta ancor più velocemente si sgonfierà
Credo anche io; ad esempio una decina d’anni fa i balli latino-americani erano un fenomeno raro e relegato a certi luoghi/persone/occasioni. Ora la casalinga cinquantenne balla latino-americano; in tutte le discotece c’è una sera a settimana col latino-americano; in tv qualsiasi balletto, per far vedere culi o tette in movimenti, usa il latino-americano… Ricky Martin, ma non potevi startene a casa tua? 😀
Per il calcetto non mi addentro in analisi sociologiche, essendo io l’anti-sport per eccellenza 😉
Secondo me la nuova parola d’ordine per le donne è PILATES (non ho ancora ben capito cosa sia, forse è solo un’invenzione per cornificarci). Per i maschietti della mia età noto qualche sconfinamento verso la bicicletta da corsa, altrimenti ottusamente calcio e calcetto. Io ipocritamente gioco un pò a tennis, sempre in campo coperto per evitare il famoso stormo di mucche del quale cantava Gaber… 😉 I veri misogini secondo me vanno in piscina da soli.
Posso solo essere d’accordo con te quando scrivi “non insistete più nel cercare di coinvolgermi a fare cose solo “perchè lo fanno tutti” o “perchè fa bene un po’ di movimento“, è inutile
…per coinvolgermi ci vogliono motivazioni più convincenti e appassionanti rispetto a queste scelte modaiole”
perchè la gente deve tentare di coinvolgere gli altri ad andare a sculettare senza voglia?? Mah!!
W W la subacquea!
Io ho notato un aumento di chi fa jogging (più paesanamente chiamato “corsa”). Mi ha colpito un dialogo sentito sabato mattina dal panettiere:
– Adèss tüti i van a cur… sensa savé che roba i ghann’
– Eh sì: i voerun fà i atleti a cinquant’ann…
(trad. “Adesso tutti vanno a correre… senza sapere cosa hanno [riferito a possibili problemi fisici]” “Eh sì: vogliono tutti fare gli atleti a cinquant’anni”).
Saggezza paesana. 🙂