…alla fine, anche quel famoso e bravo uomo di ceppaloni – che probabilmente di reati non risulterà nemmeno averne commessi, alla fine delle indagini – non ha fatto che la cosa più importante: piazzare persone
nel fiume mediatico di fine dicembre 2007 e gennaio 2008, tra pugni-in-tasca, ballarò, tiggì e blog vari, ci sono fatti di cronaca diversi tra loro che hanno un punto in comune: che si chiami comune di palermo (conduttori d’autobus senza patente D), tirrenia (schiere di amministrativi a iosa per bilanci costantemente in rosso e personale di manutenzione a navi costosissime che sono ferme e fuori dall’acqua), alitalia (personale moltiplicato rispetto alle reali esigenze) o asl (primari e dirigenti piazzati per demarcazione provinciale), se impieghi delle persone, sei un bravo politico, sei un brav’uomo
non è nemmeno il concetto del posto fisso, è grottescamente di più: è il posto ad ogni costo, anche se l’azienda che ti assume non ha bisogno di te e di ciò che puoi offrirle, sei in esubero appena assunto
coloro che hanno permesso e reso tutto ciò possibile, invece che essere pubblicamente denigrati, sono in quelle stesse regioni assurti a salvatori del popolo
è un fatto culturale che non deve fare “razzismo“, ma deve far riflettere, e soprattutto essere chiamato come tale – percepisco spesso che per buonismo si glissa sull’argomento, ma lo trovo ipocrita e sbagliato – l’atteggiamento clientelare di una certa fetta di popolazione meridionale è tanto culturale quanto nocivo, è un atteggiamento da combattere anche facendo nomi e cognomi
E’ assolutamente normale; nelle interviste ceppaloniche che ormai impazzano su tutti i tg, Mastella viene fatto passare come un martire. E non si parla di solo lavoro; un anziano signore intervistato ha orgogliosamente dichiarato che una volta Mastella riuscì a “piazzagli” la moglie, molto malata, in un reparto di un tal ospedale. Tutto questo in un giorno. Insomma, un uomo dall’animo “magno” che si prodiga per aiutare i suoi concittadini.
Certo, se però pensiamo a tutte le persone che pazientemente se ne stavano in fila in attesa di un posto letto…