Da stasera, ho le chiavi.
Per il resto, sposterò le altre cose, le sere di questa settimana.
Come scrivevo a Valerio, ho bisogno di energie di riserva e di una giornata di almeno 36 ore, per fare tutto quello che si sta concentrando in questo periodo.
E’ altrettanto importante che non mandi a puttane le relazioni con le persone a causa della mia tensione.
Alterno momenti di poesia ad alcuni di domande buie e stanche, frutto più che altro della mia (ancora troppo) scarsa capacità di darmi pace di fronte agli interrogativi irrisolti e agli spazi che non riesco a colmare con la mia sola cognizione.
E’ come se fossi in una stanza illuminata, in cui c’è un angolino buio: voglio rischiarare quell’angolo, ma ho bisogno di una collaborazione che non è ancora piena.
Osservo e ascolto, osservo gli sguardi, ascolto il tono e la direzione della voce, traggo le mie idee ma non le elaboro con paranoia, voglio solo conoscere meglio le persone a me vicine… non sono sempre novità, non sono sempre sorprese negative, ma ci sono ancora delle cose che potrebbero e dovrebbero migliorare.
Sabato scorso, insieme al mio amore, son andato alla divertente grigliata (nonche’ riuscitissimo pomeriggio) organizzata dal buon lele a casa sua, con persone come alessandro, antonella, antonio, claudio e altri “del giro”