da Pensieri… parole… senza omissioni: un blog sul cinema e i viaggi, film e turismo: AMERICAN GANGSTER
“American gangster” inizia in modo lento, dilungandosi eccessivamente nella presentazione dei personaggi e in alcune vicende che potevano essere trattate in maniera più marginale, ma quando stanno per iniziare i primi sbadigli, per fortuna prende quota e entusiasma, quando le pedine in gioco sono ormai tutte piazzate, soprattutto grazie confronto tra i due personaggi che in modo parallelo avanzano nelle loro azioni pur senza incrociarsi mai durante il film, se non nella sua parte finale (come accadeva tra Hanna e McCauley nel film “The Heat”).
Mi consola non esser stato l’unico a definirlo un gran bel polpettone LENTO, sicuramente qualcosa di ben confezionato dal punto di vista della fotografia, del casting e della recitazione (splendida quella di Denzel Washington), ma certamente assai criticabile nella scelta di aver sbilanciato il ritmo della sceneggiatura così tanto, opponendo un primo tempo lunghissimo e lentissimo, a un secondo tempo breve e più intenso.
Erano a un passo da un grande film, ma hanno purtroppo sfumato l’occasione.