del week-end un po’ artico e un po’ surreale, passato a cercare cose un po’ diverse dal solito tran-tran, siamo piacevolmente incappati in cose che a piacenza sono a disposizione gratuitamente e di questo c’è da darne merito al comune
di tale offerta, passando in via scalabrini, abbiamo potuto ammirare la sala dei teatini, ovvero l’ex chiesa di san vincenzo, restaurata e trasformata in sala artistica permanente: platea ricavata nella navata, palco sotto la cupola centrale, completo di sedie per un’orchestra fino a novanta pezzi
quando non ci sono concerti, ci sono le visite guidate che illustrano la storia della ex-chiesa
poco più in là, spostandosi verso piazzale roma, c’è il museo di storia naturale; ha un taglio didattico, è vero, ma è curato e non dispiace in generale, anche perché è impostato sulle specificità del territorio piacentino, costruendo l’esposizione (a parte l’atrio nel quale è stata allestita una mostra su darwin) in fasi progressive: pianura, collina e montagna
rimangono poi tante altre cose della mia città che non conosco, e tante altre che devo far conoscere alla mia consorte lodigiana 🙂