Traduzione (by sbarrax):
Gli avvocati rappresentanti dell’associazione LinuxTag hanno consegnato a
SCO un avviso nella quale la invitano a desistere da pratiche di
concorrenza sleale….
L’avviso, datato venerdi’ 23 maggio, sostiene che il gruppo SCO sta
diffondendo incertezza tra utenti, sviluppatori e distributori GNU/Linux.
“Alla SCO stessa conviene smettere di affermare che il kernel Linux standard
viola i suoi copyright, o altrimenti dovranno portare le prove sul tavolo di
quello che vanno reclamando” ha detto Michael Kleinhenz di LinuxTag.
L’associazione ha richiesto alla sussidiaria tedesca della SCO di ritirare le
proprie affermazioni riguardo la paternita’ di codice del kernel Linux entro
venerdi’ 30 maggio, o di rendere pubbliche le prove.
“Non dobbiamo permettere a SCO di danneggiare i suoi concorrenti attraverso
rivendicazioni non sostanziali, di intimidire i loro clienti, e di infliggere
danni permanenti alla reputazione di piattaforma aperta nei confronti di
Gnu/Linux”
Fino a poche settimane fa’, SCO stessa distribuiva, come membro dell’alleanza
United Linux, il kernel Linux sotto GPL.
Percio’, anche se SCO fosse padrona di parti del kernel Linux, le ha rese
Software Libero avendole distribuite sotto GPL.
“Questa situazione illustra la superiorita’ del modello di licenza del
Software Libero: se un produttore software preleva dallo sviluppo del codice
sotto GPL, i suo contributi che venissero pubblicati sotto GPL fino a quel
momento, rimangono disponibili agli utenti,” ha detto J.Siepmann, avvocato e
membro fondatore di LinuxTag
T. Jaeger, Direttore dell’Istituto per gli Aspetti Legali del Software
Libero
e Open Source e’ d’accordo:”Le aziende vedono cio’ come un importante
pilastro della sicurezza degli investimenti.”
_
La traduzione e’ apparsa in ML Discussioni di AsSoLi e si puo’ leggere dall’archivio via web: http://lists.softwarelibero.it/pipermail/discussioni/2003-May/007192.html.