Un bel respiro profondo è quello che ci vuole quando:
– vivi una settimana di apnea emotiva e non sai più che pesci pigliare
– quando il tuo capo ti chiede “se conosci mica del software gratis o libero da rubacchiare per fare un lavoretto…” e tu, ignorando la sua domanda, schizzi di collera interna e ti vien voglia di chiamare immediatamente le forze dell’ordine…
– quando tuo padre si fa vivo, via terze parti, dopo 3 mesi che non ne avevi tracce, per farti credere che gli interessa qualcosa della tua vita (dopo 11 anni di assenza e misconoscenza), sparando scemenze colossali
– quando troppe persone che ti circondano, traggono conclusioni affrettate sui fatti della tua vita, senza capire che non hanno abbastanza elementi per sostituirsi a te come protagonisti di questa commedia…
Sono tutte circostanze che, una volta di più, mi inducono a chiudere la porta (e la conoscenza della mia vita) anche davanti a persone care, e a ripartire con molta pazienza da quei pochi punti fermi che mi rimangono, come sempre, di testa mia, in solitaria…
…almeno per ora
il trucco e’ continuare a respirare… :*